La diffusione delle tecnologie digitali nella vita quotidiana sta interessando sempre di più anche l’infanzia, modificando l'ambiente di crescita dei bambini (Bianchi & Mazzuccelli, 2019) e le loro esperienze di vita quotidiana.

Oltre all’uso della televisione, con canali ideati apposta per i bambini, è in aumento anche l’uso di dispositivi elettronici touchscreen (Rocha & Nunes, 2020). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2019) ha dato raccomandazioni per ridurre lo stile di vita sedentario che sempre più accomuna i bambini al giorno d’oggi, sottolineando di non esporre alla tecnologia bambini al di sotto dei 2 anni d’età, mentre per i bambini tra i 2 e i 5 anni di permettere solo un’ora al giorno di fronte agli schermi digitali. 

La crescente preoccupazione sull’uso della tecnologia nell’età evolutiva è accompagnata dall’evidenza che possa avere effetti nocivi sulla salute e lo sviluppo dei bambini, in quanto è associata a obesità, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, oltre al fatto che toglie tempo ad altre attività come la lettura o il gioco creativo (Carter, Rees, Hale, Bhattacharjee, & Paradkar, 2016; Howe et al., 2017; Rocha & Nunes, 2020); a questo si aggiungono le preoccupazioni relative alle difficoltà che possono emergere a livello di socializzazione.

Spesso i dispositivi elettronici appaiono come un modo per i genitori per far fronte alla propria frustrazione in seguito al comportamento del figlio; essi infatti hanno un effetto calmante e facilitano la routine giornaliera e la relazione con i figli (Rocha & Nunes, 2020). Viene spesso anche discusso di quanto i bambini con un temperamento agitato e aggressivo passino più tempo utilizzando dispositivi elettronici come strategia messa in atto dai genitori per distrarli.

A questo proposito la  American Academy of Pediatrics rassicura sul fatto che, a volte, l’uso di dispositivi elettronici può essere una strategia utile con effetto calmante sul bambino, ad esempio durante viaggi in aereo o mentre si svolgono esami medici, così da facilitare la gestione della situazione.

Brito e Dias (2019) sottolineano l’importanza della mediazione parentale nell’uso dei dispositivi digitali: la tecnologia può avere una funziona pedagogica, ma solo se usata correttamente, a seconda dell’età del bambino, e con la supervisione dei genitori. I dispositivi elettronici possono essere una risorsa utile nell’apprendimento, esistono infatti applicazioni apposite in base all’età; dunque, l’uso di applicazioni educative può portare benefici.

Chiaramente l’uso di dispositivi elettronici per l’apprendimento deve comunque essere sempre accompagnato da altri tipi di attività, senza diventare l’unica risorsa. I benefici connessi all’uso di dispositivi elettronici si osservano il più delle volte solo in contesti scolastici, dove sono garantite la partecipazione degli adulti e l’uso di specifiche applicazioni adatte all’età e funzionali all’apprendimento (Rocha & Nunes, 2020).

L’uso ripetuto e prolungato può però portare a un minor benessere psico-sociale e a problemi comportamentali (Zhao et al., 2018). 

I rischi, a livello di sviluppo e comportamento del bambino, che possono derivare dall’uso scorretto di questi dispositivi sono comunque superiori rispetto ai benefici che possono risultarne. 

In ogni caso l’importanza maggiore è da dare alla qualità della relazione adulto-bambino e non all’uso dei dispositivi in sé (Rocha & Nunes, 2020).

In una società in cui è inevitabile che i bambini coesistano con vari tipi di media digitali, lo sviluppo di attività alternative e all’aperto è benefico nella crescita dei bambini, andando a bilanciare il tempo passato in attività sedentarie e la tendenza a un eccessivo uso dei dispositivi elettronici (Rocha & Nunes, 2020).

 

Eleonora Pregnolato, Dott.sa magistrale in Psicologia

 

Bibliografia

Bianchi, A., & Mazzucchelli, C. (2019). Bambini nel digitale. PNEI REVIEW, 2, 70-81. DOI:10.3280/PNEI2019-002007

Brito, R., & Dias, P. (2019). Technologies and children up to 8 years old: what changes in one year? Observatorio (OBS*), 13(2), 68–86.

Carter, B., Rees, P., Hale, L., Bhattacharjee, D., & Paradkar, M. S. (2016). Association between portable screen-based media device access or use and sleep outcomes: A systematic review and meta-analysis. JAMA Pediatrics, 170(12), 1202–1208. DOI: 10.1001/jamapediatrics.2016.2341.

Howe, A. S., Heath, A. M., Lawrence, J., Galland, B. C., Gray, A. R., Taylor, B. J., & Taylor, R. W. (2017). Parenting style and family type, but not child temperament, are associated with television viewing time in children at two years of age. PLoS One, 12(12), 1–16. DOI: 10.1371/journal.pone. 0188558.

Rocha, B., & Nunes, C. (2020). Benefits and damages of the use of touchscreen devices for the development and behavior of children under 5 years old—a systematic review. Psicologia: Reflexão e Crítica, 33. DOI: 10.1186/s41155-020-00163-8

World Health Organization (2019). Guidelines on physical activity, sedentary behavior and sleep for children under 5 years of age. World Health Organization.

 

Zhao, J., Zhang, Y., Jiang, F., Ip, P., KaWing Ho, F., Zhang, Y., & Huang, H. (2018). Excessive screentime and psychosocial well-being: The mediating role of body mass index, sleep duration, and parent-child interaction. JAMA Pediatrics, 202, 7–62. DOI: 10.1016/j.jpeds.2018.06.029.

 

Contatti

Dott.ssa Stefania Macchieraldo

Via G. e D. Volpe 44 | 13881- Dorzano (BI) | info@kimila.it | cell. +39 3407460184